Come la biro per lo scrittore, il pc per l’informatico e lo scalpello per lo scultore, la tagliapiastrelle è l’attrezzo indispensabile del piastrellista. Quando c’è da pavimentare o da rivestire la tagliapiastrelle deve trovarsi sempre accanto al pavimentista pronta ad essere utilizzata per completare con efficienza la posa di un pavimento o di un rivestimento.
Il mercato delle tagliapiastrelle si è diffuso in maniera esponenziale. Ogni modello viene progettato per soddisfare determinate esigenze che possono riguardare il materiale da tagliare o le dimensioni della mattonella.
In questo articolo cercheremo di spiegare come è composta una tagliapiastrelle manuale, come utilizzarla ed, infine, vedremo la differenza tra una tagliapiastrelle tradizionale ed una tagliapiastrelle per il taglio di pavimenti e lastre di grandi dimensioni.
Indice
Cos’è una tagliapiastrelle?
Chiunque si avvicini per la prima volta al mondo della pavimentazione dovrà necessariamente sapere cosa è una tagliapiastrelle (oltre che imparare ad utilizzarla). Dunque, la tagliapiastrelle (o tagliamattonelle) è un attrezzo con il quale è possibile tagliare e sagomare con precisione una piastrella. È composta da una base formata da due “piatti galleggianti” separati da un asse rigido, un’asta che guida lo scorrimento della taglierina con la rotella per incisione e una barra metrica regolabile che ha lo scopo di determinare la perpendicolarità del taglio (o l’angolo di taglio) e mantenere ferma la piastrella nella fase di incisione. Su questa barra si trova un misuratore in millimetri per facilitare la quantificazione della porzione di mattonella da rimuovere.
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Come utilizzare la tagliapiastrelle
Per prima cosa occorre posizionare la tagliapiastrelle in uno spazio abbastanza ampio dove l’operatore può muoversi senza difficoltà, magari proteggendo la superficie su cui verrà poggiato l’attrezzo e gli scarti di lavorazione.
Successivamente bisogna registrare l’angolatura dell’asta di appoggio in base al risultato che si vuole ottenere. Molte tagliapiastrelle hanno dei sistemi che facilitano l’individuazione del punto di perpendicolarità tra la guida di scorrimento e la barrametrica, oppure del taglio in diagonale a 45° in modo da ottenere risultati precisi in ogni circostanza. Una volta regolato il registro, è possibile posizionare la mattonella sul piatto facendola aderire all’asta d’appoggio e fermarla nel punto in cui si desidera tagliarla.
Adesso si deve afferrare l’impugnatura e posizionarla all’estremità superiore della mattonella, sollevarla verso l’alto fin quando la rotellina entra in contatto con la mattonella. Occorre esercitare la giusta pressione: una pressione eccessiva potrebbe spaccare la mattonella, una pressione troppo delicata potrebbe non essere sufficiente a tagliarla correttamente.
Impossibile visualizzare la tabella.Dopo aver individuato il giusto livello di pressione non resta che tirare verso di sé l’impugnatura (cercando di sempre la stessa pressione) fino all’estremità inferiore della piastrella.
Dopo aver inciso correttamente la piastrella è sufficiente posizionare l’impugnatura sulla parte inferiore della mattonella e dare un colpo all’impugnatura oppure esercitare una pressione maggiore e… TAC, hai tagliato la tua prima mattonella.
Infatti grazie all’azione dell’incisione, della pressione del piede di spacco e della base ammortizzata viene generata una trazione con la quale la tagliapiastrelle eseguirà un taglio perfetto sulla mattonella che sarà pronta ad essere posata (sempre se hai preso bene le misure ?).
Principali tipologie di tagliapiastrelle manuali
Fondamentalmente esistono due grandi famiglie di tagliapiastrelle: tagliapiastrelle per formati standard e tagliapiastrelle per grandi formati. Infatti queste due tipologie si differenziano totalmente nella struttura e nelle modalità d’impiego.
Fin’ora abbiamo trattato l’argomento prendendo in considerazione le tagliapiastrelle manuale a trazione per formati standard. Ma cosa intendiamo per formati standard? Bhè ci riferiamo a tutte quelle mattonelle che la cui dimensione parte da 10×10 cm fino ai formati da 155×245 cm.
In tal senso abbiamo una molteplicità di modelli che sono costruiti per tagliare la mattonella fino ad una determinata grandezza. Per quanto riguarda lo spessore invece, la maggior parte delle tagliapiastrelle possiede un registro che permette di alzare o di abbassare l’asta dove scorre la taglierina ed ha un range che va da 0 mm fino a 200 mm.
Altri fattori che differenziano i vari modelli sono: il verso di taglio della impugnatura che può essere a trazione o a spinta; il materiale della rotella di incisione che determina quali tipologie di pavimenti la tagliapiastrelle riesce a tagliare.
Mentre per formati di pavimenti di grandissime dimensioni e, soprattutto, per il taglio di pavimento in gres porcellanato sottile, esistono delle tagliapiastrelle che hanno un sistema di taglio totalmente diverso rispetto a quello tradizionale. Queste nuove attrezzature sono in grado di tagliare piastrelle in gres porcellanato morbido di dimensioni enormi (150x380cm) e con uno spessore massimo di 7mm.
Produttori italiani di Tagliapiastrelle
In Italia abbiamo alcuni dei principali marchi mondiali di produttori di tagliapiastrelle, nonché di attrezzature e strumenti per piastrellisti, come ad esempio sistemi di distanziatori livellanti per pavimenti o ancora macchinari per il taglio o la foratura di piastrelle.
Stiamo parlando delle tagliapiastrelle e sistemi di taglio di Sigma e Raimondi, aziende conosciute in tutto il mondo per la qualità dei loro prodotti e per la loro propensione all’innovazione che spinge gli ingegneri a proporre soluzioni sempre più avveniristiche nel campo dell’edilizia.