Mosaico: Posa, stuccatura e… consigli

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tavolo in legno decorato con mosaico vetroso e stucco epossidico

Usato fin dall’antichità, il mosaico, rendeva lussuose le dimore degli antichi Greci e Romani; adoperato per decorare pavimenti e pareti, dava forma a dei veri e propri quadri: fiori di vario tipo, scene mitologiche o di imprese eroiche, raffigurazioni di gare e celebrazioni o semplici motivi geometrici.

Questa tecnica, detta anche “pittura di pietra” veniva utilizzata per la sua resistenza e inalterabilità ed era destinata, nella maggior parte dei casi, all’architettura sacra. Basta fare un giro nelle Chiese bizantine per ammirare i capolavori realizzati con l’utilizzo delle tessere del mosaico.

Oggi è un elemento di design nelle nostre case, utilizzato soprattutto nelle cucine e nei bagni, ma anche nel resto della casa, per creare un ambiente fine ed elegante.

Vari materiali per la composizione di un mosaico

L’ampia richiesta e la creatività hanno dato origine a mosaici, non molto diversi da quelli dell’antichità, ma con materiali che prima non si utilizzavano. Quindi, rispettando le nostre esigenze di gusto e anche di budget disponibile possiamo scegliere tra una gran varietà di materiali, che daranno l’effetto desiderato al nostro mosaico: vetro, legno, ceramica, pietra e marmo, grès porcellanato e metallo.

  • Le piastrelle mosaico in vetro vengono prodotte per l’80% da vetro riciclato, quindi sono un’ottima alternativa per coloro che ricreano la loro casa all’insegna dell’ecosostenibilità; in più questo materiale offre una varietà di colori che, grazie alla tipica trasparenza, consente di creare soluzioni estetiche eleganti e raffinate;
  • Il legno è ancora poco usuale, infatti la sua lavorazione è molto impegnativa e richiede una mano esperta;
  • Il mosaico in ceramica è sempre richiesto ed attuale;
  • Le piastrelle in pietra o in marmo sono utilizzate soprattutto in ambienti rustici o minimal;
  • Materiale largamente diffuso è il grès porcellanato, scelto soprattutto per la sua resistenza e adattabilità ad ambienti moderni;
  • Infine, ma non per importanza, i mosaici in metallo, una vera rivoluzione, per un design super moderno e d’impatto.

Formati e stili del mosaico

Il mosaico è stato da sempre utilizzato in quelle zone o in quei luoghi maggiormente soggetti all’umidità e all’azione dell’acqua quali bagni e cucine; oggi è un elemento di arredamento, viene usato anche per decorare tavoli e sedute, ed è quindi possibile trovarlo anche in altri ambienti.

Per quanto riguarda la trama del nostro mosaico, questa si può adattare alle nostre esigenze, all’ambiente e all’arredamento. Possiamo scegliere tra una varietà di formati della tessera, dai più piccoli a quelli più grandi e complessi, dal quadrato al rettangolo, alle forme più stravaganti e alle variazioni di tonalità e colore.

Il mosaico standard viene “preconfezionato” in forme rettangolari fissate su dei fogli di rete in modo da facilitare, e non poco, la posa mantenendo linee e distanze omogenee tra le tessere. Ovviamente è possibile acquistarlo anche “sfuso”, dando libero sfogo alla creatività del posatore.

Mosaici per rivestimento dei bagni

Il mosaico può essere sfruttato come un elemento di arredo per la zona interessata grazie ai giochi di luci e colori, forme e materiali diversi delle tessere. È sempre più comune utilizzare il mosaico per rivestire le pareti della doccia o la vasca, o per creare disegni geometrici, effetti di luce e contrasti nei bagni.

Molto importante è il colore che andremo a utilizzare per il rivestimento del nostro bagno, infatti questo deve essere scelto anche in base alla quantità di luce della nostra stanza, più luminosa è, maggiore scelta di colori avremo. Se invece l’ambiente è più buio dovremmo utilizzare i colori più chiari che riflettono al massimo la luce della stanza, così da illuminarla naturalmente.

Una delle caratteristiche di questa tecnica di arredamento è la sua versatilità: il mosaico va d’accordo con qualsiasi stile dallo “shabby chic” al rustico, dal classico al moderno e ci offre libera scelta per quanto concerne materiali e composizioni.

Come posare un mosaico

Posare il mosaico è un’attività che richiede particolare minuzia e cura dei particolari. Che tu voglia rivestire la parete del tuo bagno o creare particolari effetti montandolo assieme al pavimento, avrai bisogno di specifiche attrezzature e materiali per ottenere una posa perfetta.

Prima di iniziare a montare il mosaico è opportuno assicurarsi che vi sia perfetta planarità del fondo e il rispetto delle quote in relazione alle altre superfici da posare o già posate. Si pensi infatti all’accostamento del mosaico con il rivestimento all’interno di un bagno. Alcuni tipi di mosaico, come quello vetroso, sono spessi appena 3mm per cui sarà necessario intervenire con una rasatura al fine di impostare correttamente i piani e le quote di posa per ottenere un risultato omogeneo, regolare e senza “scalini”.

Colla per la posa del mosaico

Anzi tutto il mosaico, vetroso o in ceramica, richiede preferibilmente l’utilizzo di una colla specifica per l’incollaggio delle tessere, a scivolamento verticale nullo. Molti professionisti utilizzano, inoltre, la tecnica “dell’imburrata”, ossia una vera e propria spalmata di colla sul retro del foglio di mosaico prima di posarlo sulla parete o sul massetto. Così facendo si assicura una presa perfetta in tutti i punti del foglio di mosaico.

La colla deve essere stesa con delle apposite spatole che hanno una dentatura molto più piccola rispetto a quelle tradizionali, massimo mezzo centimetro. Infatti, la posa del mosaico non richiede un eccessivo utilizzo di colla, inoltre si rischierebbe di creare avvallamenti ed irregolarità dovute al “galleggiamento” del mosaico sull’eccessivo strato di materiale da posa ed, in ultimo la risalita della colla tra le fughe delle tessere renderà più faticosa la pulizia per la stuccatura.

Infine, occorre prestare particolare attenzione agli spazi tra un foglio e l’altro. È fondamentale che la distanza tra i fogli di mosaico sia identica allo spazio tra le singole tessere. Si potrebbero utilizzare dei distanziatori a croce della stessa misura delle fughe del mosaico.

Un ultimo consiglio per un’ottima posa è il seguente: una volta adagiato il foglio sul fondo si può “picchiare” leggermente con uno spatolino in gomma (quello utilizzato per la stuccatura) per far si che le tessere aderiscano in maniera uniforme alla colla e mantengano correttamente la planarità tra loro.
Tutto dipende dalla sensibilità del posatore, infatti, a differenza delle piastrelle tradizionali, non è possibile sfruttare un sistema di distanziatori livellanti per pavimenti.

Stuccare il mosaico

La stuccatura del mosaico è una fase davvero importante, oltre che divertente. Infatti, uno degli effetti del mosaico è proprio quello di creare contrasti tra le tonalità, luci e colori, dunque, lo stucco deve fare la sua parte per esaltare ancor di più tali effetti.

Il mosaico si presta molto per essere stuccato con lo stucco epossidico, sia per i benefici in termini di impermeabilità, resistenza all’usura, facilità di pulizia delle fughe, ma soprattutto per gli effetti estetici. Lo stucco epossidico infatti mantiene un effetto traslucido e può essere decorato con il “glitter”, polvere di brillantini che mescolata allo stucco dona un tocco davvero scintillante.

Certamente non bisogna esagerare, gli eccessi non sempre portano a risultati gradevoli. Basta creare un giusto equilibrio tra i colori presenti nel mosaico, stucco ed arredi dell’ambiente.

Io, ad esempio, oserei con una stuccatura color alluminio su mosaico dalle sfumature di nero oppure una stuccatura dorata e glitterata su mosaico bianco con venature marmoree.

Ad ognuno il suo!